Padre Giuseppe Battistelli frate Francescano di Pianella.

REMO DI LEONARDO.

Il 4 ottobre la Chiesa Cattolica festeggia uno dei santi più affascinanti e certamente più conosciuti nel mondo: San Francesco d'Assisi.

Per questo oggi vogliamo augurare Buon onomastico a tutti quelli che si chiamano Francesco e (insieme a tutte le varianti regionali o ai diminutivi: Cesco, Ciccio, Checco e Chicco) a tutti i francescani, ai mie amici Padre Carmine e Attilio Terenzio, in particolare al nostro caro concittadino padre Giuseppe Battistelli nato a Pianella il 14 novembre 1961.

Giuseppe per gli amici “Peppino”, prima di indossare il saio bigio preferiva quelli di raso e lustrini dello spettacolo. Ballerino e scenografo, questo il mondo che si era costruito da giovanissimo fino alla vocazione che sulla via di San Francesco gli ha fatto lasciare tutto per abbracciare la fede, la carità e la povertà. Padre Giuseppe Battistelli è laureato all'Accademia delle Belle Arti di Roma ed ha studiato dieci anni balletto moderno alla scuola "Renato Greco" di Roma. Il talento si è visto subito: un suo studio è stato preso come riferimento per un importante allestimento scenico dell'opera Macbeth.

Ha calcato il palcoscenico del Teatro Comunale di Gubbio nella "Vedova allegra" di Lehàer; nel "Sogno di Giuseppe" faceva l'angelo e nei panni del mago Drosselmeyer nello "Schiaccianoci" di Tchaikovski.

 Nel 1984, con la partenza per il servizio militare, decide anche di chiudere l'attività della danza dopo aver partecipato con la scuola Greco ad una puntata di "Domenica in”.

«Fino a tredici anni – racconta in una intervista – frequentavo la parrocchia del mio paese in provincia di Pescara. Poi è successo un fatto particolare: la morte di mio padre. Nel mio cuore di adolescente si è scatenato il finimondo e me la sono presa con il Signore. La rabbia, la solitudine, mi hanno portato ad abbandonare la fede. Ho continuato la mia vita lontano dalla Chiesa, facendo il liceo artistico e l’Accademia di belle arti. Ho fatto il costumista e lo scenografo teatrale…Dio era ormai escluso dal mio orizzonte, quando…» «Ero a Roma, frequentavo l’università. Ho cominciato a farmi domande sul senso della mia vita… Poi sono capitato in un convento di clarisse ad Albano Laziale. La conoscenza e l’amicizia con una delle monache mi ha fatto riscoprire la vita cristiana e mi ha indotto a ricentrare la mia esistenza sul Signore. Che mi ha messo nel cuore delle domande, alle quali però non sapevo dare risposta. E la cosa mi tormentava».

«Quando si è fatta sentire la vocazione, non ho esitato e tutto il resto è passato in seconda fila. Dio mi chiamava e ho fatto una scelta. Non ho rimpianti, e poi oggi danzo molto più di prima. Ed esprimere forme artistiche non è in contrasto con l'esercizio della spiritualità».  Oggi come oggi, con gli stuoli di ragazzi e ragazze aspiranti star televisive, è difficile spiegare come può accadere che uno, alla soglia del successo, molli tutto e cambi vita… «Eppure è capitato davvero così – dice padre Giuseppe – e non me ne sono mai pentito. Da ballerino mi sono avviato a passo di danza verso la mia felicità». Una scelta quella di Giuseppe che ha il colore del saio francescano e il sapore della santa semplicità del Poverello. (20 Agosto 2001 - Il Messaggero).

Padre Giuseppe Battistelli, ofm, ha ricoperto l’incarico di Presidente Associazione Santo Sepolcro Foligno ETS, Presidente della Conferenza italiana dei Commissari di Terra Santa, Commissario di Terrasanta per l’Umbria. Oggi vive nel Convento del Santuario di San Damiano, dei Frati Minori ed è Parroco al Sacro Convento dei Frati Minori Conventuali di Armenzano. (PG).

A Pianella ancora vivono la sorella Gina, il cognato Ezio e il fratello Stefano.

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