REMO DI LEONARDO.
E ' morto all'età di 88 anni Benito Sablone. Nato a Pianella, in provincia di Pescara, il 19 settembre 1935 è stato uno degli ultimi poeti abruzzesi del Novecento.
Con Sablone scompare " un poeta autentico il cui primo impegno è quello di indicare le complesse identità che sottostanno alla comune biografia, i registi che si fanno orizzonti di conoscenza e gli itinerari che si inoltrano nelle sostanze del dubbio, nei territori spesso incogniti e disagevoli dell'io e nelle tracce di quella modernità che - nonostante gli ottimismi e le celebrazioni - si frantuma sovente nei cerchi della ragione, nel bilico fra ciò che è palese e ciò che è occulto e nelle nebbie in cui si sciolgono - o piuttosto si smarriscono - le proprie soggettività , le venture dei luoghi natii e l'oro delle personali esistenze.
Fare poesia, per Benito Sablone, era “ soprattutto un viaggiare nel dettato dei simboli, un percorrere gli snodi delle metafore, un muoversi nella direzione delle fughe e dei ritorni e anche un investigare, un guardare "dentro" e "intorno" ai segni dei destini umani, un profferire da quell'aura magica e unica che - attraverso la scrittura della poesia - svela il profondo, gli ipogei della coscienza e fornisce occasioni e speranze di saggezza. (1)
Tra i molti premi conseguiti si ricordano, in particolare, Casa Hirta, Il Ceppo, premio Flaiano, Frascati, Matacotta e Rhegium Julii.
Ha esordito in poesia nel 1956 con la raccolta Sangue verde. In seguito ha pubblicato: Poesie (Picchi, 1958), Senso della terra (Rebellato, 1960), Gioco della verità (Solfanelli, 1966), Epigrafi cristiane (Rebellato, 1973), La ragazza di Bratislava (Allegranti, 1977), L’oro di Bisanzio (Bastogi, 1978), La rosa alessandrina (T. Terenzio, 1981), La ruota inchiodata (Bastogi, 1981), I sensi sconosciuti (T. Terenzio, 1986), Ereticali (Biblioteca Cominiana, 1989), Fuochi (All’Antico mercato saraceno, 1991), A poco lume (ivi, 1993), Poesie terrestri (La Vallisa, 1993), Monologhi e silenzi (Newton Compton, 1994), Ogni giorno un muro (Tracce, 1994), L’attesa (All’Antico mercato saraceno, 1996), Uomini, donne e santi di paese (Noubs, 2000), L’angelo di Redon (Tracce, 2004), Che sia d’autunno (Libro italiano, 2004), Ciò che non accade (ivi, 2006) e Mutamenti e destini (Edizioni Scientifiche Abruzzesi, 2010), Abitavo la luce, 2016.
Ha dato alle stampe anche i volumi di racconti Arcadia (Solfanelli, 1992) e La casa del tempo (Tabula fati, 2013) e i lavori critici Profili di contemporanei (Adriatica, 1957), Inediti e varianti di Vincenzo Cardarelli («Dimensioni», a. X, n. 5, 1966) e Specchi ustori (Tracce, 1993).
È presente nell’antologia, a cura di Enzo Bianchi, Poesie di Dio (Einaudi, 1999) e in altre.
Per una conoscenza più ampia del suo primo periodo, cfr. Vito Moretti, Il simbolo, il mito e la scrittura dell’utopia. Analisi della poesia di Benito Sablone, con testimonianze critiche (Edizioni dell’Ateneo, 1987).
Tra i molti premi conseguiti si ricordano, in particolare, Casa Hirta, Il Ceppo, Rhegium Julii, Matacotta, Città di Piombino, Marineo, Sybaris-Magna Graecia, ecc.
Benito Sablone è stato, dal 1986 al 1997, componente e Segretario della Commissione del Premio Internazionale di Lettere-Arte e Scienze, il Rosone d'Oro di Pianella. Successivamente, sempre a Pianella, dal 2010 al 2019 membro della Commissione del Premio di Poesia Giuseppe Porto e del Premio di Lettere, Arte e Scienze Città di Pianella.
I funerali si terranno sabato 5 agosto alle 9,30 nella chiesa di Maria Santissima in contrada Pretaro a Francavilla al Mare.
Uomo senza scampo
Non lasciarmi morire
dio che non mi conosci
io sono sulle strade
tu nei cieli
-non ho poteri su di te
per fermarti, irriderti, combatterti.
Su questa pelle anche la tua acqua
può scavare la morte-
perfino la tua indifferenza
alza il braccio minaccioso
sul mio essere uomo senza scampo.
BENITO SABLONE
Note:
ALBUM " SELEZIONE DI POESIA " G. PORTO" - PREMIO DI LETTERE, ARTE E SCIENZE " CITTA' DI PIANELLA"
FOTO : PREMIO INTERNAZIONALE DI LETTERE, ARTE E SCIENZE.