REMO DI LEONARDO.
Sono stati oltre una trentina i figuranti che ieri, martedì 1 novembre, hanno fatto rivivere tra le campagne di Villa Raspa di Spoltore, la tradizione de ‘La Tavola dei Morti’, promossa dall’Associazione Fontevecchia, l’evento, ormai entrato nella tradizione, che mira a tramandare gli usi e i costumi tipicamente abruzzesi legati alla ricorrenza di Ognissanti e tutti i Morti.
Il programma, è iniziato alle ore 19 nell’area antistante la Motorizzazione civile, al confine tra Pescara e il territorio di Spoltore. Dopo i saluti dell'amministrazione comunale di Spoltore nelle persone del sindaco, Chiara Trulli, del presidente del consiglio comunale Lucio Matricciani, alla presenza di assessori e consiglieri comunali, hanno presentato la manifestazione il Presidente dell’Associazione Fontevecchia, Luciano Troiano e Marco Aurelio Getulio Forconi ricordando i riferimenti storici e le analogie del culto dei morti, dall'antica Grecia, passando per il zoroastrismo e fino al VII secolo d.C.
Una serata all'insegna della Tradizione, immergendosi a piè pari nella storia medievale con l'incontro-scontro-duello fra il mondo dei vivi e quello dei morti, senza tralasciare Pulcinella, San Michele Arcangelo, i "pajari", i culti ctoni e tanto altro ancora, grazie alla straordinaria partecipazione de La Gualdana dell'Orso .
Al termine dell’evento, a tutti i partecipanti è stato offerto il ‘cibo rituale’, anch’esso rigorosamente rispettoso della tradizione, costituito da ‘il grano dei morti’, ossia grano bollito con noci, melograno e mosto cotto, e vino rosso, un’occasione per riscoprire una tradizione diffusa in tutto il meridione sino agli anni ’50 e che purtroppo si è andata perdendo.
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