DANIELA D'ALIMONTE.
Qualche anno fa il mio ex alunno Daniele Palumbo mi chiese di rivedere e correggere dalle alterazioni testuali del tempo il testo della rappresentazione del Sant’Antonio di Roccamorice, uno dei più antichi della Val Pescara. Un esempio caratteristico, nella sua formulazione spiccatamente teatrale, dove, a turno, prendono parte i vari figuranti (Santo, donzella, demoni, eremiti, angelo). Gennaro Finamore scriveva che del testo del Sant’Antonio in Abruzzo ne esistono tante versioni quante sono le località che portano avanti questa tradizione e annotava che: “La leggenda di Sant’Antonio abate, bizzarra, come la fantasia del popolo che la creava, forse non ha pari per copia di brio e per schietto sentimento”. Dopo anni di interruzione i più giovani del paese, spinti anche dal parroco Din Gianmarco, hanno ripreso la tradizione con entusiasmo, dedizione e brio e a loro va per questo il plauso più grande. Bravi!
Eccovi alcune foto della loro formidabile rappresentazione di quest’anno (e del testo).
Canto del Sant'Antonio di Roccamorice
TESTO ORIGINALE CON CORREZIONI
Sant'Antonio
Oh dal cielo, Eterno Dio
presto ascolta le preci mie,
dalle corna inorridito
come reo son qua giù.
Donzella
Tu mi tieni sempre in guerra
e non mi lodi in questa terra
e se non mi vuoi sentire
io ti vengo ad inseguir.
Sant'Antonio
Io qua giù mi son spostato
dal demonio son tentato
in petto mi sento ora la morte
io non so che fare più.
Sant'Antonio
E che venga un Angel viene
che mi tolga dalle pene
lui è bello come il sole
ed inonda di splendor.
Angelo
Non temere Antonio mio
la tua prega ha accolto Dio
Dio ti manda questa spada
per scacciare quel tentator.
Diavolo
Io sono il diavolo
e son pur la tentazione
e tu vecchio, gran vecchione
hai finito le tue orazioni.
Angelo
Non aver paura né più tremare
per il rumore delle catene
sono legati così bene
che non si scioglieranno più .
Donzella
Non temere figlio Antonio
io non sono quel demonio
Io sono quella donzella
che per te sono sempre bella.
Angelo
Non aver paura se il demonio viene
che il Signore ti sostiene
c'è una gloria nel regno santo
che t’ha servito con amor.
Diavolo
Je spalanghe pure le porte
dell’inferne so’ lu cchiù forte
vu’ ch’avete diggiunate
pover’a mme so disgrazijate.
La donzella
Io son quella donzella
che per te sono sempre quella
per dispetto del demonio
do un bacio a Sant'Antonio.
Diavolo
Questa barba incanutita
servirà per il mio vestito
e tu vecchio con la stoppa
nghe na rampande me te porte.
Angelo
Soffri Antonio ogni tormento
che sarai molto contento
questo mondo è pieno di colpe
lascialo pure non temer.
Donzella
Io quaggiù ti lascio andare
sopra i monti vogliamo andare
voliamo sopra l'aria bella
ci vogliamo divertir.
Diavolo
Il mio compagno se n’è fuggito
in difesa son venuto
vai cantando contro Giuda
mo te la sinde che t’a da fa’.
Diavolo
Ho perduto il mio compagno
non lo posso ritrovare
ho girato tutto il mondo
non lo posso ritrovare.
Ed ora che t'ho ritrovato
tu nghe me sci da venì.
Diavolo
Io ti metto alla prigione
tu pe la guerra nen sci bbone
se ci metto le mie mani
je te sgarbe da cristijane.
Sant'Antonio
Fuggi fuggi sciagurato
che sei pieno di peccato.
La mia spada è così forte
che anche voi farò tremar.
Tutti
La celeste eterna gloria
serba il Cielo in tua memoria
e di fiori una corona
il Signor ti fa tener.
Presto presto preparate
uova cento per frittata
di halline e hallenacce
le mettemme alla usacce
di salsiccia almeno novanta
per chi suona e per chi canta
e se nene ce le vu dà
te se pozza fracecà
e se voi ce lo darete
subitamente la grazia avrete
e se voi non ce lo date
vi castiga Antonio abate.