Una romantica e romanzesca storia d’amore e d’arte …

GEREMIA MANCINI .

Cristina Flagelli nacque a Teramo. Il padre era un agricoltore e la madre una casalinga. A Teramo apprese il mestiere di sarta e di ricamatrice. Nel capoluogo teramano conobbe Luigi “Gino” Manelli un abile disegnatore e pittore.

Luigi era nato nel 1915 a Philadelphia dove erano emigrati, anni primi, i suoi genitori. Poi la famiglia di Luigi decise di tornare in Abruzzo dove aprirono una lavanderia. L’amore di Cristina e Luigi all’inizio fu contrastato dalla famiglia della ragazza. Un artista non sembrava potesse garantire un futuro solido a Cristina. Ma l’amore vinse. Galeotto fu un ritratto che Luigi fece a Caterina, un meraviglioso ritratto, che appose in bella vista sulla finestra della lavanderia.

Nel 1940 Caterina e Luigi si sposarono. Poi scoppiò la Seconda Guerra Mondiale e Luigi fu chiamato a servire la patria. Dopo la caduta del fascismo Luigi abbandonò la divisa e divenne partigiano nella formazione denominata “Avvoltoi delle Ripe”. Cristina in quei drammatici giorni, con i tedeschi che presidiavano Teramo, si prestò a nascondere i suoi fratelli e il marito e continuò a reperire cibo per la famiglia.

Finita la guerra i due gestirono una lavanderia a secco a Teramo. Intanto Luigi lavorò anche come caricaturista in un giornale locale e suonò la batteria in una Jazz band. Nel 1956 Luigi emigrò a Baltimora nel Maryland dove trovò lavoro come operaio nel settore dell’abbigliamento. L'anno successivo lo raggiunse Cristina. I due prima andarono a vivere a Catonsville e poi a Ellicott City. Cristina lavorò nella sartoria maschile alla “Isaac Hamburger & Sons”, alla “ Stetson-Dee”, alla “Carey Clothes” e alla “Hecht Co.”

Alla fine degli anni '60 iniziò a raccogliere, riparare bigiotteria d'epoca e a realizzarne con il nome di “Cristina's Curios”. Luigi “Gino” Manelli dopo essere tornato negli Stati Uniti aprì, nel 1972, il suo studio d'arte a Ellicott City. Nell'arco dei suoi settant'anni di carriera artistica Gino dipinse paesaggi, ritratti e nature morte in una vasta gamma di stili.

Interpretò il mondo con una sensibilità matura, creando opere d'arte emozionanti e coinvolgenti. Iniziò a insegnare arte, condividendo il suo amore e la sua conoscenza del disegno e della pittura. Quando non era al suo cavalletto, continuava a pedalare attraverso le impegnative colline e le curve della città, spesso con una scatola di colori legata alla schiena. I suoi lavori si trovano in numerose gallerie negli Stati Uniti e in Europa. In suo onore e ricordo la “Howard County Arts Council” ha istituito un premio denominato “The Gino Award”. Cristina e Luigi “Gino” hanno avuto due figli: Bernard e Julian. Luigi “Gino” Manelli morì il 1° luglio del 2010. Cristina Flagelli morì, aveva 96 anni, il 4 luglio del 2012.

Foto1: il ritratto che “Gino” fece alla sua amata Cristina; Foto2: Gino Manelli.

ll Blog Parolmente.it, si propone di promuovere il territorio, attraverso la diffusione di notizie a carattere turistico, ambientale sociale, politico (apartitico) e culturale.
Contatti
info@parolmente.it
Donazioni
Copyright © 2023 Parolmente.it All Rights Reserved
Instagram
magnifiercrossmenu