LETIZIA DURANTE / MARTEDI' 5 LUGLIO, 2022 / RECENSIONE /
Mia nonna materna ( Anna Zappone in Di Leonardo) era una donna incredibilmente forte, in tutti i sensi, aveva un solo punto debole: il caldo.
Essendo nata in montagna, venuta poi a vivere in bassa collina, soffriva più del normale l' estate e metteva in atto contro il caldo un codice di emergenza che tutti e anche io, nipote spesso ospite in estate, dovevamo scrupolosamente seguire, fatto di bevande gelate e gassate, lavaggi continui con acqua fresca di punti nevralgici del corpo come braccia, nuca, piedi ( indispensabili), biancheria immacolata di lino , dalle lenzuola agli asciugamani , luci spente , finestre spalancate, giochi di corrente montana e marina attraverso posizionamenti di sedie e tavolini ai crocicchi di porte e finestre.
Le attività domestiche erano tutte spostate alla notte e mentre andavo a dormire la sentivo lavare i panni nella vasca, nonostante avesse la lavatrice, stendere, cantare, pregare. Così mi addormentavo serena anche nelle notti estive più calde, mentre la sentivo lavorare, per poi svegliarmi talvolta nella notte per trovarla, nel momento dell' estrema lotta, non nel letto al mio fianco, ma sdraiata a dormire per terra sul marmo, vicino alla finestra spalancata, in sottoveste, con la testa sul cuscino bianco.
Ecco, stasera ripensandoci, io spero che il mutamento climatico mi trovino così, resiliente come la mia nonna, bella, forte e possente adagiata a dormire, come nulla fosse, sul marmo.