TRADIZIONI POPOLARI. Lu bbrée, il blocca mijècule, lu ceciolle, il ciuffo portafortuna

VITTORIO MORELLI.

- Lu bbrèe: Ai neonati si appendeva al collo un sacchetto di polveri magiche; erbe triturate, polveri magiche contro il malocchio e gli spiriti.

-Il ciuffo di peli: Sulla culla, la scianne, si appendeva una campanula di ottone o di ferro argentato che stringeva un ciuffo di peli di animali uccisi dai cacciatori: volpe, tasso, lupo, o del cavallo; il ciuffo era contro le streghe.

-La scope: Inoltre fuori la porta si teneva una scopa di saggina rovesciata per non far entrare la strega, la quale doveva contare tutti i ciuffi di saggina prima di entrare in casa del neonato. Si appendevano cornetti rossi di corallo contro il malocchio.

I neonati venivano portati dalla mahare, Marie de l’Unglose per i riti contro il malocchio, preghiere, scongiuri, pomate e rituali da continuare a casa.

I bambini piangevano o per fame o perché non stavano bene e l’ombelico tentava di fuoruscire dalla linea della parte addominale.

I genitori andavano a lavorare, al ritorno trovavano il neonato per terra. Secondo la credenza popolare, era la strega a far cadere il neonato dalla culla.

-Il Tornese: Alle neonate, prima di essere fasciate, si poneva una moneta la piastra o i due Tornesi del Regno di Napoli, che serviva a tenere il resto del cordone ombelicale all’interno della parete addominale e per evitare l’ernia ombelicale.

Soprattutto per le bambine era un fatto antiestetico. Questa usanza è rimasta a Pianella fino agli anni ‘50.

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