PIERO DI PENTINA.
28 feb. 2022 - News -
Chissà se avremo il tempo di chiederci dove abbiamo sbagliato. La spirale di guerra sembra inarrestabile, le minacce superano ogni limite. Nessuno avrebbe mai immaginato poter arrivare in così breve tempo ad un punto di non ritorno.La Russia o meglio il suo dittatore parla ai suoi ufficiali succubi e impauriti e impone loro di tenere in allarme i missili nucleari.
Siamo di fronte ad una lucida follia o quest'uomo ha programmato ogni azione? Sa bene, e lo ha dichiarato, che non ci sarebbero vincitori nel caso di un conflitto generalizzato.E allora cosa lo spinge al suicidio? Qui cerco di rispondere alla domanda iniziale; la Russia ha visto nel corso degli decenni la dissoluzione del suo impero, il periodo Eltsiniano, la corruzione feroce e dilagante, lo sfascio del suo esercito. La sindrome dell accerchiamento l'ha sempre avuta da Napoleone in poi e la perdita di potenza e influenza nel contesto geopolitico era in definitiva un vulnus inaccettabile.Putin ha visto tutti gli ex stati satelliti avvicinarsi all' ovest sia dal punto di vista economico sia da quello politico. l'Europa ha fagocitato senza colpo ferire tutte le nazioni confinanti. La Nato idem. Nella sua mente è cresciuta con prepotenza una visione distorta dei processi storici in atto che vedeva la Russia confinata ad un ruolo marginale. Noi europei non abbiamo fatto nulla per trovare un punto in comune, un accordo significativo.
Non abbiamo mai intuito la sua disperazione ci ha provato Berlusconi. Condividendo le stesse passioni si sono trovati in sintonia. Ma è durata poco . Ed ora potrei addirittura dire " peccato". Ha capito che solo rinforzando il ruolo militare sarebbe potuta tornare protagonista nel contesto internazionale. Si è dato da fare spostando molte risorse economiche nel riarmo. Ha iniziato le sue guerre. È tornata in forze in molti scacchieri internazionali. Pensiamo solo, per esempio, alla Siria ultimamente. Si è gasato. E ha pensato di fare breccia nel ventre molle dei grassi e inconcludenti europei. Manipolando tramite i social l'opinione pubblica e sovvenzionando segretamente alcuni partiti permettendo in tal modo la formazione di un consenso. Basato sul suo decisionismo, sul suo machismo, sul suo illimitato uso del potere.
Delirio di onnipotenza. Questo è il profilo psicologico di un uomo che antepone i suoi desideri a quelli del resto del mondo. Poi la Crimea qualche anno fa e tutto il resto.Ora questa guerra. Ieri parlavo con mio figlio di 15 anni; ha vissuto nella sua breve vita una serie di pesanti terremoti, il Covid, i cambiamenti climatici e ora una guerra. Troppo da sopportare. È sconvolto e rammaricato. Scusa figlio mio per non essere stato in grado di lasciarti un mondo migliore.