REMO DI LEONARDO.
Un uomo di Pianella, negli anni quaranta, scrisse una lettera alla sua ex fidanzata con l’auspicio di riconquistare l’amore perduto.
La lettera, parte di un un vecchio carteggio andato smarrito, finì molti anni dopo tra le mani del nostro indimenticabile Donato Martella, lu barbire, figlio di Francesco detto Giappone, banditore del paese che gentilmente mi fece avere una copia.
Il fidanzato in questione, essendo poco colto, anziché rivolgersi ad uno scrivano, come si faceva una volta in questi casi, scelse di scrivere la lettera di proprio pugno.
Il linguaggio usato, in gergo popolare, veniva chiamato lu “parlà pulete”, ovvero un misto di dialetto pianellese e lingua italiana scritto all’interno di un unico foglio bianco e a righe.
Ecco di seguito il testo integrale:
Mia cara sposa e fu fidanzata ora e non piu' e abbiamo liticato e per nulla mi passa il cuore.
Noi quando baciavamo all’amore io passeggiavo al Carmine e voi mi guardavate da dietro delle lastre delle vostre finestre.
Mi sono fatto pesare da mio patre e ora peso cinquantadue Km. Rimandami lu brillocco e la firmaia per la commara e se ci volesse riappaciare fammunolo sapere per la commara e fatti conto di ritornare come prima.
Ciao, ciao, a preusudo risposta il tuo caro e fu fidanzato (O.C.)
BIBLIOGRAFIA.
R. DI LEONARDO, Ass. Culturale A.V. Pianella, 9 Festa della Campagna - Rassegna di Arte e Cultura popolare abruzzese, luglio 2004.