A cura di REMO DI LEONARDO
La festa di san Martino è una ricorrenza celebrata l'11 novembre, in diversi paesi cristiani, per commemorare Martino di Tours. Celebrazione vissuta maggiormente in ambiente rurale, in passato venivano rinnovati gli accordi in ambito agrario. Spesso questa ricorrenza è legata alla prima spillatura del vino novello.
"In Abruzzo, San Martino è considerato come il protettore del vino: il tutto nasce da una famosissima leggenda, che appartiene alla più viva tradizione popolare di questa regione. Si narra che Martino era un grande bevitore: era solito tornare a casa letteralmente ubriaco. Questo accadeva quasi tutti i giorni. La moglie proprio non accettava tale situazione e ogni volta che il marito tornava a casa litigavano animatamente. Una sera Martino, ubriaco come al solito, decise di non rientrare a casa, evitando così altri tafferugli, per non dare ulteriore dispiacere alla moglie in procinto di partorire. Decise così di passare la notte dormendo vicino ad una botte della sua cantina dove aveva bevuto il tanto amato vino. Una notte davvero fredda, la neve scendeva giù come non mai e il povero Martino morì congelato, accanto alla grande botte. Intanto, la moglie si disperava perché non vedeva tornare il marito a casa. Il tempo passava, ma del povero Martino nessuna traccia. Un giorno, la donna travasando il vino dalla grande botte in cantina, si accorse che la qualità dello stesso era nettamente migliore: un vino di ottima qualità, che si autoriproduceva, rendendo la botte sempre stracolma di un vino eccellente. Una notizia che subito passò di bocca in bocca, arrivando a tutte le orecchie degli abitanti del paese. Per tutti si trattava di un vero e proprio miracolo. Anche il parroco si recò in quella cantina e proprio lui trovò, dietro la botte, il corpo senza vita del povero Martino. Ma, una cosa straordinaria era successa: da corpo era nata una vite, che andava a finire proprio nella botte che produceva in autonomia quell’ottimo vino. Ecco perché, San Martino è considerato il protettore del vino in Abruzzo". (1)
Il giorno di S. Martino a Pianella si usava assaggiare tutti i vini delle botti “lu scotte de Sande Martene”. In quel giorno, nella contrada omonima del paese si usava fare la processione dei cornuti, il capo cornuto, vestito con un mantello rosso e delle corna fatte di peperoncini e peperoni, si metteva davanti alla processione e passando per le case della contrada chiamava direttamente la persona presa di mira il quale doveva successivamente uscire di casa e mettersi in coda alla processione. Qualche furbo si racconta come un certo “Caprijele de Zanzele”, persona degnissima, un giorno tanto fu la vergogna che per evitare di essere chiamato e quindi riconosciuto, si fece trovare già in strada. Il capo cornuto volendolo maggiormente sbeffeggiare gridando ad alta voce a lui così si rivolse: e brave, brave cumbà Zanzele, hue! te fatte truhà pe’ strade. Se la persona chiamata non usciva e partecipava alla “processione” veniva minacciato con lo scoperchiamento del tetto e la rottura dei vetri delle finestre.
A San Valentino in Abruzzo Citeriore viene organizzata la "Processione dei Cornuti" che affonda le sue radici nei riti pagani. La tradizione prevede che gli uomini del paese, al tramonto, sfilino per le strade tra le grida dei compaesani. Al termine della processione viene servito il tradizionale spezzatino di San Martino. Il giorno dopo continua la tradizionale fiera con le castagne e il vino novello.
Note
BIBLIOGRAFIA:
Remo DI LEONARDO, Ass. Ambiente e/è Vita 3^ Festa della campagna, 18-19 luglio 1998, p. 18 Tip. Tecnograf Cepagatti (Pe) 1998.
Vittorio MORELLI, Historiae de Planella, Tipografia Litografia Cantagallo Penne -1979
SITOGRAFIA:
https://it.wikipedia.org/wiki/Festa_di_san_Martino