Antonio Mezzanotte.
La chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire è di certo la più antica del territorio noccianese, per essere già citata, quale cappelletta rurale, tra i beni appartenenti all'Abbazia di San Clemente a Casauria nella seconda metà del Nono secolo. Il culto è di origine benedettina, collegato probabilmente alla presenza del monastero di San Salvatore a Ripa in Pacuniano, oggi località Casali, quindi all'insediamento d'età romana di Follonica, attratto nell'orbita casauriense (e si potrebbe ragionare su un riferimento al San Lorenzo dell'Oliveto - oggi Villa Oliveti di Rosciano - principale centro del culto laurenziano in questa porzione del territorio vestino nell'alto medioevo).L'edificazione della struttura che oggi vediamo risale invece al Dodicesimo sec., dopo la fondazione dell'abitato aperto di "Oneczano" (da cui Nocciano) e in ogni caso ad incastellamento avvenuto. Rimase però all'esterno del nucleo urbano fortificato, dalla parte della Porta da Piedi, su una piccola altura.Già dipendenza di San Bartolomeo di Carpineto in epoca normanna, verso la metà del Trecento entrò a far parte dei beni dell'Ordine celestiniano, fino alle soppressioni del decennio francese intorno al 1807.L'impianto originario è in stile romanico, con facciata a capanna in blocchi di pietre squadrate, portale ad arco in pietra sormontato da finestra circolare; sul vertice è posta una croce in ferro battuto. Nell'abside sono conservati frammenti di affreschi, probabilmente risalenti alla metà del Trecento e che di certo in origine dovevano avere una maggiore estensione. Strette monofore ogivali illuminano gli ambienti e quella dell'abside presenta una scultura di agnello nella chiave di volta.Nel 1930 la chiesa fu oggetto di ampliamento: fu aggiunta la navata destra (riconoscibile all'esterno per le pareti in mattoni a vista e, all'interno, se ricordo bene, per i tre grandi archi a sesto acuto che la delimitano), venne demolito e ricostruito il campanile a vela con doppia luce sommitale.Accadde però che l'impresa appaltatrice fu accusata di non aver effettuato i lavori a regola d'arte, si aprì un contenzioso e la struttura non venne mai collaudata; di conseguenza non fu riaperta al culto. Nel 1950 subì anche i danni di un terremoto. Finalmente, nell'agosto 2004, all'esito di nuovi lavori, la chiesa venne riaperta. Purtroppo, gli eventi sismici degli anni seguenti hanno costretto ad una nuova chiusura dell'edificio.Ci si augura che la chiesa di San Lorenzo a Nocciano, prezioso luogo dello spirito tra le colline dell'Abruzzo vestino, possa tornare al più presto fruibile per l'intera comunità.
(Le foto che allego sono tratte dal sito web dell'Arcidiocesi di Pescara)