ANTONIO MEZZANOTTE.
Si dice e si racconta che nel 1899 un pellegrino giunse sulle rive del fiume Treste, in località Guardiola di Fresagrandinaria (CH) e, fermatosi in una grotticella, compiva numerosi miracoli di guarigione per le genti del posto. La notizia si sparse ben presto per i paesi del circondario e tutti accorrevano alla Guardiola. Si dice che vi furono numerose apparizioni e che alla fine il misterioso pellegrino si rivelò per essere Sant'Antonio di Padova.
Allora, nel 1909 la pietà e la devozione di quelle popolazioni fecero costruire una prima chiesetta in semplice pietra proprio nei pressi della grotta delle apparizioni. Nel 1968 la chiesa, fatiscente, fu demolita e riedificata; i lavori vennero conclusi nel 1975.
Trattasi di un piccolo edificio con facciata a capanna intonacata e campanile a vela sul vertice della copertura; in asse si aprono il portale e la piccola monofora, entrambi cuspidati. Sul lato destro è addossato il campanile a traliccio con struttura in cemento armato a vista. Una targa commemorativa ricorda che la costruzione venne edificata con il contributo dei devoti di Fresagrandinaria, di Lentella e delle contrade limitrofe.
L'impianto è ad aula con solai inclinati e copertura a falde spioventi.
Sul lato meridionale della chiesetta troviamo la grotta delle apparizioni. È scavata nel gesso e ha due aperture, custodite da cancelli in ferro. Un semplice altarino è addossato a una delle pareti.
Tutto il complesso è immerso in una natura incontaminata a qualche decina di metri dall'alveo della Treste tra canneti, roverelle e un grosso fico. La stradina che conduce fin qui si snoda tra uliveti, vigneti e querce secolari. Non lontano, i resti dell'abbazia di Sant'Angelo in Cornaclano, luogo sacro per le genti furcesi perché legato alla vita del beato Angelo.
Mentre mi aggiro tra la chiesa e il fiume sopraggiunge una coppia di anziani coniugi. "Lei è forestiero?" mi chiede la donna. A risposta affermativa segue il racconto sulla fondazione della chiesa, quindi aggiunge: "Questo è un posto santo. Da bambina io non potevo più camminare, le gambe non mi reggevano. Mio padre mi fece dormire una notte nella grotta di S. Antonio, sono guarita!"
Ringrazio vivamente quella signora per aver condiviso con me tale testimonianza di fede.
Che si cerchi il miracolo o semplicemente un momento di serenità nel quotidiano tribolare, la chiesetta di S. Antonio di Padova alla Guardiola di Fresagrandinaria rappresenta, allora, un piccolo e ancora poco conosciuto luogo dello spirito tra i boschi e le campagne della valle del Treste.