ANTONIO MEZZANOTTE.
La Valle Subequana è uno di quei luoghi abruzzesi ancora sconosciuti ai più; nondimeno, essa merita di essere riscoperta, sia per la bellezza dei paesaggi che si stendono tra la mole del Sirente e la fenditura dell’Aterno, sia per il notevole interesse dei paesi che la coronano come tante gemme, tra i quali segnalo Gagliano Aterno (AQ).
Il castello è di pregevole riguardo (qui, per altro, nel 1460 venne assediata Jacovella di Celano, che perse la battaglia e la Contea per il tradimento del figlio), però a me quel che ha più sorpreso è stato il portale della chiesa parrocchiale dedicata a San Martino Vescovo, di origine farfense.
Il primitivo impianto di questa facciata è della metà del Trecento e venne commissionato da Isabella d’Acquaviva, moglie del conte Tommaso di Celano. Le forme gotiche sono risalenti a quel periodo. Risaltano le due raffinate colonnine tortili che delimitano il portale, sorrette da leoni stilofori e terminanti con graziosi capitelli a grandi foglie piene, che sono sovrastate da due guglie, finemente scolpite a tabernacoli con gli stemmi dei committenti: i Berardi conti di Celano (lo scudo bipartito) e gli Acquaviva d'Atri (il leone rampante). Tra queste due guglie si inserisce una slanciata cuspide con al centro la scultura del San Martino a cavallo che divide il mantello con il povero.
L’affresco della Sacra Famiglia, che occupa la lunetta ogivale, è invece settecentesco (in queste condizioni, trovare oggi un affresco esposto alle intemperie con colori ancora così ben conservati a mio avviso è già un mezzo miracolo).
La facciata termina a linea orizzontale e reca la data 1614 in cifre romane sulla cornice di coronamento.
Il rosone è rinascimentale, con otto bracci e arcatelle trilobate, racchiuso in una doppia cornice riccamente decorata.
La medesima facciata viene completata da un secondo ingresso, barocco, sul prosieguo della muratura e, all’altro lato, dalla torre campanaria, anch’essa cuspidata.
L'edificio, chiuso e inagibile dal terremoto del 2009, andrebbe restaurato, la facciata ripulita. Speriamo che si riesca a fare qualcosa, poiché questo monumento è davvero notevole.