Festa dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate a Pianella

6 Novembre 2023

REDAZIONE NEWS

L’Amministrazione Comunale ha celebrato la commemorazione dei “Caduti di tutte le guerre” in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, prevista ogni anno il 4 novembre ma celebrata il 6 c.m. per consentire un maggiore coinvolgimento delle rappresentative scolaresche.

A prendere parte alla cerimonia insieme all’ Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Taddeo Manella, i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, rappresentanti delle Autorità locali di Polizia Municipale, Carabinieri, e le scolaresche.

A fare da cornice musicale all’evento le note degli straordinari ragazzi dell’orchestra scolastica Geen Harmony che hanno allietato i presenti con l’inno di Mameli e la leggenda del Piave con la partecipazione di Ermanno de Juliis alla tromba.

Dopo la deposizione delle corone ai monumenti ai caduti con la benedizione nelle frazioni di Castellana e Cerratina, la giornata si è conclusa nel Capoluogo in Piazza Garibaldi. Dopo la deposizione della corona d’alloro e la benedizione del parroco P. Marius Budau, gli alunni hanno voluto omaggiare i caduti leggendo delle riflessioni in loro ricordo, sottolineando l’importanza del loro sacrificio ed il valore inestimabile della pace. Dopo i saluti del rappresentante della sezione provinciale dei combattenti e reduci di Pescara ha preso la parola il Sindaco Taddeo Manella:
" E’ con grande emozione che oggi mi rivolgo a voi in occasione di questa importante celebrazione
della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Ogni anno questa celebrazione ci permette di fermarci a riflettere, di guardarci indietro e ricordare tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per un ideale più grande: la libertà e l'unità della nostra Nazione.
Ma quali sono i valori profondi che questa celebrazione vuole trasmettere e radicare nella nostra
comunità?
Il primo è il senso di appartenenza ad una storia e una tradizione comune. Quei nomi incisi sul
monumento ai caduti appartengono a nostri concittadini, a uomini e donne che hanno condiviso le
nostre stesse strade, le nostre chiese, le nostre piazze. Il loro sacrificio ci ricorda da dove veniamo e
ci esorta a non dimenticare mai le nostre radici.
In secondo luogo, questa celebrazione testimonia il valore civico di dedicare la propria vita al bene
della collettività. I caduti in guerra non hanno esitato a sacrificare i propri interessi per il bene
comune, per un ideale di libertà e indipendenza. Erano uomini e donne comuni, padri, madri, figli e
figlie, che hanno messo da parte i propri sogni e aspirazioni personali per un bene superiore: la
possibilità per tutti noi di vivere in un Paese libero e unito. Il loro estremo sacrificio ci commuove e
ci spinge a coltivare sempre di più i valori dell’inclusione, della solidarietà e della pace.
Il loro altruismo sia di esempio per tutti noi.
Infine, nel deporre la corona al monumento, rendiamo omaggio non ad una guerra o ad una vittoria
militare, ma alla pace. Onoriamo il sacrificio estremo di chi è caduto in guerra nella speranza che
non ce ne sia mai più bisogno, che l'umanità impari a risolvere le controversie con il dialogo e la
comprensione reciproca.
Valori preziosi che a volte, presi dalla frenesia della vita quotidiana, tendiamo a dare per scontati. E
invece la storia ci insegna che la libertà va continuamente nutrita e protetta da coloro che cercano di
minarla. Purtroppo, come ben sappiamo, ancora oggi in tante zone del pianeta i venti di guerra
spirano forti. Dalla interminabile crisi israelo-palestinese alle tensioni al confine tra Russia e
Ucraina, sono diversi i focolai di instabilità che destano preoccupazione.
La guerra, lo sappiamo bene, porta solo morte e devastazione, alimenta l'odio e le divisioni tra i
popoli. Ecco perché tutti noi siamo chiamati, nel nostro piccolo, ad essere costruttori di pace e
promotori di dialogo. Dobbiamo impegnarci ogni giorno per diffondere la cultura dell'incontro e
della non violenza, la pace infatti non si conquista con la guerra, la pace si costruisce giorno per
giorno con pazienza, con fatica e con coraggio.
Questa è la strada da seguire. Una strada fatta di mille piccoli gesti di solidarietà, di ascolto, di
gentilezza che possono sembrare banali ma che, se moltiplicati, generano un'onda in grado di
cambiare il mondo.
Cari pianellesi, da questa celebrazione dobbiamo uscire con una consapevolezza rinnovata del
nostro compito di cittadini: rendere onore a chi ha sacrificato tutto per la Patria e impegnarci
concretamente per la pace. Ecco il significato profondo di questa nostra celebrazione. Traiamone
insegnamento e impegno concreto per il presente e il futuro della nostra comunità.

Foto : Ama Pianella (Riccardo Pietrolungo)

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