REDAZIONE / DOM 03 LUG, 2022 / CULTURA /
Tanti partivano addirittura ad inizio giugno od ai primi di luglio e tornavano a metà settembre. L' autostrada era una fila di Fiat 850, 600, 1100, 127, 500 e 128, Maggiolini e Prinz. Non era guardato affatto chi aveva la Bmw la Mercedes o l'Audi, perché gli status symbol allora non esistevano. Era tutto piu' semplice e piu' vero. La vacanza durava talmente tanto che avevi la nostalgia di tornare a scuola e di rivedere gli amici del tuo quartiere, ed al ritorno non ricordavi quasi più dove abitavi.
La mattina in spiaggia la 50 lire per sentire le canzoni dell'estate nel juke box o per comprare coca cola e pallone. Il venerdì chiudevano gli uffici e tutti i papà partivano e venivano per stare nel fine settimana con le famiglie. Si mandavano le cartoline che arrivavano ad ottobre ma era un modo per augurare "buone vacanze da..." ad amici e parenti. Malgrado i 90 giorni ed oltre di ferie, l'Italia era la terza potenza mondiale, le persone erano piene di valori e il mare era pulito. Si era felici, si giocava tutti insieme, eravamo tutti uguali e dove mangiavano in quattro mangiavano anche in cinque, sei o più. Nessuno aveva da studiare per l'estate e l'unico problema di noi ragazzi era non bucare il pallone, non rompere la bicicletta e nun te scassà 'e ginocchie giocando a pallone altrimenti quando rientravi a casa avive pure o' riesto !!! Il tempo era bello fino al 15 di Agosto, il 16 arrivava il primo temporale e la sera ci voleva il maglioncino perche' era piu' fresco. Intanto arrivava settembre, tornava la normalita'. Si ritornava a scuola, la vita riprendeva, l'Italia cresceva e il primo tema a scuola era sempre
"Parla delle tue vacanze". Oggi è tutto cambiato, diverso... La vacanza dura talmente poco che quando torni nun saje manco se sei partito o te lo sei sognato..!!! E se non vai ai Caraibi a Sharm o ad Ibiza si' nu strunz... O magari hai tante cose da fare che forse è meglio se non parti proprio, ti stressi di meno.. Una risposta certa e' che allora eravamo tutti più semplici, meno viziati e tutti molto piu' felici, noi ragazzi e pure gli adulti. La società era migliore, esisteva l’amore, la famiglia, il rispetto e la solidarieta’. Fortunati noi che abbiamo vissuto cosi'. La vita era quella vera insomma...
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