REMO DI LEONARDO.
Contrada Nora:
In questa area sono stati rinvenuti resti subfossili di una fauna domestica: Bos, Sus scrofa, Testudo Hermanni, Ovis aries, ovis hircus, equus caballus che confermano un ambiente di prateria collinaria con presenza di diverse falde acquifere. Il grado di addomesticamento, la statura ridotta del bue, le dimensioni considerevoli del cavallo, il piccolo cane, lo stesso cinghiale denotano una fase di selezione dei capi, il cui addomesticamento risale al Mesolitico e Neolitico.
In Contrada Santa Maria della Nora è stata rinvenuta dall'Associazione Sole Italico di Pianella a meta’ degli anni settanta, una necropoli di “notevole importanza” e materiale come armi, utensili, vasi, fibule, ecc. Alcuni reperti sono stati trasferiti al Museo Archeologico di Chieti ed altri sono in esposizione presso il comune di Pianella.
Contrade Pratodonico e Morrocino:
In queste aree si possono trovare ancora tracce di schegge dell'uomo primitivo e scarti di lavorazione in silice. Sono stati ritrovati anche resti di mammuth, o elephas italicus, meridionalis, primigenius, vissuti in un periodo caldo e poi scomparsi dall'arrivo delle glaciazioni polari avvenute nell'era glaciale recente.
Contrada San Desiderio:
In questa area sono stati ritrovati serbatoi alla saracinesca, apidi, monete, anfore vinarie, lumi, figulini, sepolcri, mosaici, ruderi di antiche strade. Purtroppo molto del materiale rinvenuto è andato distrutto.
Contrada degli uomini morti e Garofalo:
Colle degli Uomini Morti e’ una piccola altura (m.240) fra Loreto Aprutino e Pianella. Sulla storia di questo colle vi corrono diverse leggende. Si racconta che:
“ In questo luogo esisteva una città col nome di Naboletta, in cui abitanti per dispregio erano sopra nominati “zanniniti” (reminiscenza degli antichi Sanniti), e così li chiamavano i romani, l'esercito romano si accampò sopra il Colle degli uomini morti, al di là di Pianella. I Zanniti si difesero dalle alture di Naboletta e ottennero vittoria. I romani caduti nelle loro mani furono spogliati delle armi e mandati nudi a Roma. Ma desiderosi della rivincita, moltiplicarono il loro esercito e tornarono a dare battaglia nello stesso luogo. I morti furono infiniti e i romani ebbero la rivincita. Fatti prigionieri, i zanniti passarono sotto le forche che i romani avevano preparate nel varco dell'Appennino Pennese il quale da allora prese il nome di forca di Penne, come pure dalla grande mortalità il luogo della battaglia prese il nome di Colle degli Uomini Morti. Naboletta fu distrutta e vi si fecero rimanere soltanto poche abitazioni, quasi per scusa le quali ha cresciuto in seguito, prese in nome di Moscufo, corruzione della parola scusa."
Evidentemente il racconto popolare non è che un travisamento storico delle guerre sannitiche.
In queste aree sono state ritrovate insediamenti preistorici con resti di capanne rettangolari figurine dipinte risalenti a un periodo anteriore alla civiltà di Ripoli comunque
Secondo alcuni storici locali Colle degli Uomini Morti e da considerarsi la Plenilia preromana che andava da Borgo Carmine, Basilica di Santa Maria Maggiore (tempio di Vestea) Fontana, Mulinetti, Garofalo, con un centro urbano che interessava interessava una estensione di circa 4 ettari in terreno. Sono stati rinvenute in centinaio di tombe romane italiche e medievali.
Intorno all’819, gli abitanti di Pianella si scontrarono con gli arabi proprio al Colle degli Uomini Morti di qui il toponimo come per ricordare l'eccidio generale.
Contrada Colle Cincero
In questo luogo sono stati ritrovati resti di Apotheke con anfora di decantazione per olio e vino, vasi di cui uno con la scritta Athimenti, lastre con iscrizione latine, monete romane.
Contrada La grotta
Qui sono stati ritrovati ossa teschi umani, resti di armi primitive e di selce, monete di rame effigianti un ramoscello e una testa. Inoltre resti di conglomerati cementizi di opus incertum, resti di una costruzione, sempre dello stesso tipo.
Contrada Saracinesco e Contrada Partenza (Cerratina):
In questi luoghi sono stati recuperati ceramiche, resti di una costruzione di forma quadrangolare una lastra distrutta, con scritte in latino arcaico, varie fibule, resti di vasi, ciotole, armi, resti di collane.
Villa Micone:
E’ stata ritrovata un'anfora - cisterna, una lastra distrutta con scritte in latino arcaido di saracinesco, varie fibule, resti di vasi, ciotole, armi, resti di collane.
Collalto:
Resti di Ville romantiche.
BIBLIOGRAFIA:
Remo DI LEONARDO, Aree Archeologiche di Pianella, Catalogo 2 Festa della Campagna 19-20 luglio 1997, pagg. 25, 26.
Vittorio MORELLI, Pianella tra storia e iconografia, Consorzio Artigianato "L.V.G." Azzate - Varese, 1994
FOTO: Reperti ceramici e bronzei ( Necropoli Collecincero - Pianella) Antiquarium Municipio di Pianella. Vittorio MORELLI, Pianella tra storia e iconografia, Consorzio Artigianato "L.V.G." Azzate - Varese, 1994