ALESSANDRO MORELLI.
Tra gli anni Dieci del Novecento e gli anni Sessanta, Antonio portò avanti, insieme al figlio, l’attività di barberia che gli valse il riconoscimento del Diploma di Benemerenza e della Medaglia d’Oro il 18 marzo 1962 da parte della Camera di Commercio Industria e Agricoltura di Pescara, sotto la Presidenza di Eugenio Camplone nell’ambito del “VI Concorso per la Premiazione della fedeltà al lavoro e del progresso economico” per i 37 anni di ininterrotta attività artigiana.
Antonio Liberato Cerasa nacque a Pianella il 10 febbraio 1889 in Vico delle Muse da Vincenzo1, fornaciaio e Rosaria Masciovecchio. Il 27 dicembre 1963 fu insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
I Pianellesi di una certa età ricordano bene la figura di Antonio Cerasa, il quale teneva la barberia tra l’imbocco di via V. Emanuele e largo F. Caracciolo. La barberia era da sempre un luogo di incontro tra gli uomini di paese e quelli della campagna.
Chi non ricorda il cavalluccio, sul quale si sedevano i bambini per il taglio dei capelli?
Antonio spesso invitava gli avventori presso la sua barberia, luogo vivo del centro storico; la piazza, le piazzette erano molto animate. I ragazzi nei chiassetti giocavano a saltacavallo, sbattimuro e nascondino. Era tutto un vociare animato fatto di sogni, speranze e fiducia nel futuro.
Un altro collega teneva la barberia “Salone Creati” in Piazza della Vittoria (1927), di fronte al portale di Palazzo De Caro, come è riportato nella introduzione, ristampa a c. di Vittorio Morelli, della monografia Pianella e il suo Risveglio (p. 27).
Sempre nel 1933, tra i parrucchieri di Pianella figuravano: Antonio Cerasa, E. Creati. Nel 1938 le attività erano svolte da: Cerasa Antonio, Cicuti Umberto, Di Girolamo Sabatino, Bufarale Giovanni, D’ Andrea Silvio.
La barberia di Antonio Cerasa rappresentava un punto di aggregazione, dove si parlava degli avvenimenti contemporanei e delle vicissitudini della Grande Guerra, che interessò molti giovani abruzzesi. Da molti paesi partirono centinaia di giovani per il fronte. Molti militari impararono a leggere e scrivere, appresero un mestiere, l’arte della fotografia. I reduci trovarono i loro paesi di origine impoveriti, di conseguenza dovettero adattarsi con grande tenacia alle nuove situazioni socioeconomiche.
Si trascrive il testo di una fotocartolina, inviata dal fronte di Guerra datata 1-05-1916, Ufficio Posta Militare Zona di Guerra 21ª Divisione, pervenuta a Pianella il 4-05-1916 e indirizzata
“Al signorino Giuseppe Carota presso Cerasa Barbiere – Pianella – P. di Teramo, Abruzzo”.
“Caro Pepino
O’ avuto lo casione di farmi una fotografia ma non mi a’ venuto bene per niente.
Saluti e baci cari
Il tuo amico sigero
Morgione Franco”
Sia Giuseppe Carota sia Franco Morgione, probabilmente, erano originari di Collecorvino, il barbiere Cerasa ha avuto il merito di mettere in contatto due amici lontani in tempo di Guerra in segno di solidarietà e cortesia, quando poter scrivere ai propri cari era un sollievo e un piccolo momento di gioia in mezzo alle trincee.
Il Cavaliere Antonio Cerasa morì a Pianella il 3 dicembre 1966.
Note
Bibliografia
Annuario generale d’Italia guida generale del Regno, ad vocem Pianella, 1933.
Annuario generale d’Italia e dell’Impero Italiano, ad vocem Pianella, 1938.
Le Città d’Abruzzo Pianella e il suo Risveglio, ristampa a c. di Vittorio Morelli, Cepagatti, 2018.
Fonti archivistiche
ASPE, Stato Civile, Registro dei morti, anno 1908.
illustrazioni
Fig. 1 Antonio Cerasa, Cavaliere della Repubblica (archivio Cerasa, Teramo, per g.c.)
Fig. 2 Palazzo Cerasa dove era attiva la barberia, Largo F. Caracciolo, Pianella (foto Ama Pianella per g.c).
Figg. 3 e 4 Diploma e Onorificenza (archivio Cerasa, per gentile Concessione)
Fig. 5 Foto dei Commilitoni, il soldato Morgione mittente della cartolina (archivio Morelli)
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