REMO DI LEONARDO / MER 8 GIU 2022 / CULTURA /
Delfina Olivieri era figlia di Leocadia de Cambacérès, (1) sposa e vedova di Silvino Olivieri (1829-1856) (2), e di Michele (3) fratello di Silvino, nacque a Chietiil 1° maggio del 1874.
Il nome di Delfina, molto probabilmente, è legato al rapporto di amicizia della madre Leocadia con Delfina Cambacérès, una parente nata in Francia che viveva a Barracas e faceva parte della cerchia ristretta dei Cambaceres, quasi fosse una sorella maggiore.
Delfina Olivieri morì a soli 23 anni il 14 luglio 1897.
A San Valentino (oggi provincia di Pescara) si trova Il Palazzo Delfina Olivieri de Cambacérès. Il complesso è costituito dall’antico monastero degli agostiniani, costruito nel 1595 da padre Vincenzo da Cantalice. Comprende all’interno del cortile la chiesa dedicata a San Nicola da Tolentino (1245-1305), protettore del paese. Durante il decennio napoleonico (1805-1815) e in seguito all’Unità d’Italia, alcune corporazioni religiose furono soppresse e i loro beni incamerati dal nuovo stato.
Nel 1885 parte dell’edificio fu venduto alla famiglia di Michele Olivieri. Il complesso da antico monastero si è dunque trasformato in eremo urbano, in palazzo aristocratico, ed infine passò di proprietà comunale. Dal 2004 è sede di varie associazioni e ospita il Museo dei fossili e delle ambre.
Pianella 14 luglio - Come violetta profumata e gentile dall'imperversare d'impetuoso nembo si dilegua tra i sollevanti polverosi vortici; così sparisti tu dal nostro sguardo, o Delfina Olivieri, rapita ventenne da perfido morbo all'amore dei tuoi diletti genitori, all'affetto della tua virtuosa sorella marchesa Defelici e dei parenti tutti, all'ammirazione di quanti ti conobbero. La natura, che ti avea creata così distinta, tanto amabile, tanto gentile e ti aveva arricchita di tutti i suoi doni, si è ingelosita dell'opera sua; e nel più bel fiore degli anni, quando il vigore della salute dovea sorriderti, ha disfatto il bel corpo, che vestiva la candida anima tua. Tu, o Delfina Olivieri, cara e nobile fanciulla, esempio di verecondia e modestia, simile alla mammola gentile apparisti sulla terra, ne fuggisti quale ombra di fata benefica, lasciando in tutti il raro ricordo ed il desiderio delle virtù innumerevoli veti fu maestra la diletta madre tua, di cui riverberasti i sentimenti, come l'onda del mare riverbera l'azzurro di un cielo sereno. Scuotiti, o Delfina, dal gelido abbraccio della morte, che ti avvince, ed ascoltami: accogli dalla mia bocca l'estremo ed ultimo saluto che a te inviano gli affettuosi, inconsolabili tuoi parenti; gli amici tutti della tua famiglia; tutti coloro che ebbero la ventura di conoscerti ed ammirarti, e che giammai potranno dimenticarti; né dimenticheranno il soave profumo delle tue virtù. E tu, dolce fanciulla, dal Cielo, che ti volle con se, volgi un ultimo sguardo su questo lembo di terra che ti fu si cara e mirando l'universale duolo che la tua immatura dipartita vi ha prodotto, implora da chi ha il Cielo per trono, per sgabello la terra, che l'acerbo ed immensurabile strazio dei tuoi sia lenito.
Infondi ad essi il coraggio e siano loro conforto le innumerevoli lagrime sparse da questa nostra regione sulla tua tomba benedetta. Desse vi terranno sempre vive le viole del pensiero, il fiore della rimembranza, simboli delle tue olezzanti e gentili virtù.
Infondi ad essi il coraggio e siano loro conforto le innumerevoli lagrime sparse da questa nostra regione sulla tua tomba benedetta. Desse vi terranno sempre vive le viole del pensiero, il fiore della rimembranza, simboli delle tue olezzanti e gentili virtù.
Note.
Bibliografia.
Vittorio Morelli El Coronel Silvino Olivieri da Caramanico a Buenos Aires - 2007, X EDIZIONE PREMIO POESIA DIALETTALE GIUSEPPE PORTO LUGLIO.
Sitografia
https://scoprisanvalentino.com/it/villa-delfina-olivieri
http://www.abruzzoinmostra.it/corriere/ultima-dimora/PAG0963--.HTM
https://www.treccani.it/enciclopedia/silvino-olivieri_(Dizionario-Biografico)/