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PESCARA. Tra i capoluoghi domina Pescara, Chieti rimane a secco. Tra le province è sempre il Pescarese in testa, seguito a pari merito dall’Aquilano e dal Chietino con il Teramano che, in questo caso, indossa i panni di Cenerentola. A un mese esatto dall’election day del 25 settembre è possibile ridisegnare la mappa del potere politico in Abruzzo utilizzando i nomi sia degli eletti certi alla Camera e al Senato sia degli eleggibili, divisi in tre categorie: i probabili, i mediamente probabili e gli scarsamente probabili. Non si tratta di consultare la sfera di cristallo ma basta conoscere bene le regole o meglio le alchimie di questo sistema elettorale, il Rosatellum, che di fatto ingabbia la democrazia e la possibilità di scelta degli elettori riducendole a una ristretta cerchia di nomi a sorpresa diversi da quelli già decisi e piazzati in punti strategici delle liste dai segretari dei partiti.