Un po’ di linguistica

VITTORIO MORELLI

Molti lemmi della parlata pianellese derivano dalle lingue dei popoli che hanno dominato l’area vestina: latino, germanico-longobardo, greco (trepomai, trapeton = trappeto, triturare), francese-provenzale, spagnolo. Attraverso la contaminazione linguistica sono entrati nel lessico pianellese molti termini ed espressioni mutuati dalle lingue straniere.

Tempo fa ci siamo occupati della linguistica pianellese, la cui ricerca è stata pubblicata in Parolmente; oggi continuiamo proprio per sollecitare il vespaio linguistico.

le cascégne, tarassaco, dal tardo lat. casearium; il tarassaco appartiene alla famiglia delle asteracee, la cui base appena tagliata, emette un specie di latte, cicatrizzante e disinfettante per le ferite.

sthjaffatune, dial. verbo sthjaffà, sberle.

sciaurasorde, endiadi, sciagura-sorte, maledizione, imprecazione.

bbuldùela, voce indoeuropea e germanica, bull-devel, toro e dio del male; bestemmia, vai al diavolo! imprecazione.

vocche muscéléne, boccuccia da gatto, persona che chiede a mezza bocca un favore.

friste friste hatte, scaccia gatti.

marehattone, da marga, marha = grande + gattone.

are, aia, altare.

porca, dal lat. porca, misura di terreno da seminare a cereali.

zarzalose, da zarza, rovo.

zàrzele, straccio.

zarzuela, voce sp. operetta allegra, danza, ballerina.

l’anguneje, dal gr. e tardo latino, in agonia.

l’angunaje, lat. l’inguine; il termine per metatesi o assimilazione acquisisce un diverso significato.

la vréttélene, dial. vrette, verga, battitura.

la valechire, da gualchiera, battitura.

carusà, voce napoletana, tosare la lana, tagliare i capelli.

huagnà, fare il bagno alle pecore nel fiume.

a fregna d’albe, al primo raggio di sole.

la careçiane, voce ignota, brina.

la huazze, rugiada.

la ndrangulate, da intra-culate, al calar del sole.

la vragne, da burana, da bora, dial.  vure, a vure, burana,  voce sp.

la vure, vento da nord.

la sulagne, da sole, soleana,voce di probabile origine sp., terreno soleggiato; mbacce a sulagne.

lu harbine, il garbino, vento di sud ovest.

la féleppene, vento freddo direzione est-ovest.

a la ndrasatte, intra-actiones, all’improvviso.

la rimbrie, voce sp. per assimilazione e trascinamento, ombra.

rémbrenne, merenda del pomeriggio, da rimbrie, voce sp.

lu sésombre, menta selvatica, voce sp.

la stolle de lu bbéfoce, pianeta Venere.

la marténécchje, freno del carro agricolo.

le pupe, pupazzetti lignei posti sui bracci del carro agricolo.

la carace, apertura nel muro, voce sp.

ngurtelle, in coltello, taglio obliquo.

a nnasce,  taglio obliquo.

la turnare, solco fatto a giro dai buoi, dal fr. tourner.

la sdjarrazze, pezzo di canna appuntita per pulire le scarpe dal fango.

la catane,  da catana, voce giapponese, spada, tasca interna alla giacca o al gilet.

la cécagne, preso dal sonno.

la cépécchje, un colpo di sonno.

la ciaudelle, panzanella.

la ciambanelle, panzanella.

le frascarille, da frasca, farina raggrumata.

jàppeca jàppeca, piano piano.

ingazzafellà, lemma formato da in ingressivo, e dall’endiadi gazze sost., fallo, fellà, verbo, da fellatio, convincere una persona con dolo. 

lu cémbregnole,  da ciprigno,da Cipro, Venere, varietà selvatica d’ulivo.

la ciammarécone, ciammareche, ciammarécolle, lumaca.

lu chéccone, lumacone.

la pépetale, lumaca dal guscio verdognolo.

la puselle, dal francese pucelle, vergine, lumachella delle stoppie a guscio chiaro.

la pézolle, nesto, bastoncino da innesto.

la piripacchje, sesso femminile, dal latino  pario, partorire.

lu cembregnole, ulivo selvatico.

la carbonella, ulivo selvatico.

pianda pope, pianta d’ulivo selvatico le cui drupe sono piccole come il pepe.

la munachelle, erba per insalata, matricale.

la précacchje, portulaca, erba per insalata.

lu papàmbele, foglia di vite o di fico, papavero per insalata.

la bburragge, la borragine.

lu cétrone, anguria; la voce cétrone non ha legami con il limone napoletano; è solo una assonanza linguistica.

le melangule, cetrioli

lu chécombre, cetriolo lungo “armeno” per assimilazione da cocomero (anguria)

la checocce, la zucca, lat. cucurbita.

la checucciolle, la zucchina.

le bulugnane, melanzane.

la précoche, pesca percoca.

le lòcene, susine o prugne.

le crésòmele, mele di Creso o mele d’oro, albicocca grande; da Creso sinonimo di ricchezza, dell’oro.

le  ménace, albicocche, dal tardo lat. moenax, frutto cadente?

laźźarotte, peperoncino piccante, per assimilazione a lazzaretto, a Lanzarote?

la méstecanǯe, insalata mista.

la mbajatelle, impagliatella, fiaschetta impagliata.

la rasce, la forfora.

la vracotte, la patta dei pantaloni.

la pértose, asola.

la saccocce, la tasca.

la saccute,sacca di canapa per la raccolta delle olive.

le vrésce, polloni dell’ulivo.

lu pedecone, parte inferiore della pianta.

la crucire, crociera, i rami disposti a croce latina.

lu ndruvarelle, arcolaio.

lu ndreccialine, persona addetta a cerchiare le pentole e vasi di coccio con filo di ferro; persona addetta a risolvere situazioni difficili.

la masciotte, quagliata, cagliata.

la muçesthje, carne essiccata al sole, dall’indoeuropeo e sanscrito, albanese mish, carne.

misce hatte, verso per richiamare il gatto, endiadi misce misce-hatte.

la misce, la gatta.

la vocca mescelene, fare la bocca dolce, quasi a miagolare per chiedere qualcosa.

la lote, il fango, dal latino  lutum, Lutetia, Parigi.

*sp = zarzuela, canto-ballo, voce spagnoleggiante.

  fr. = pucelle, verginella, La pulzella d’Orlèans.

Un po' di toponomastica e di antroponimia

mali, indoeuropeo,  alb. montagna, Majella.

Theate, Chieti, da Touta (maroucai), città dei Marrucini.

Ciafardone, Ciafarda, Ciafardini, Ciafalino, da cefa, gr. kephalé. contrada o fosso posto in alto alla sommità di un terrazzamento, Colle Ciafardone, Fosso Ciafalino, c/da Ciafarda, il cogn. Ciafardini ha la stessa radice di cefalie.

Cefalie, terreno di testa, dal greco cefalé, kefalè, Fosso Cefalie.

Sculcola, voce longobarda, da skulk, luogo di guardia, Scurcola Marsicana.

Fara Filiorum Petri, Fara Cipollara, Faraone (Te), Farinola, Farindola, Fara di Rosciano, fiume Fara, Fara S. Martino, Fara la Vesola, ruscello.

Coccia, dal greco cocleon, testa, guscio, c/da Piano di Coccia.

Forca, dal lat. furca, biforcazione tra due montagne, Forca di Penne, Forca Canapine.

Motta,voce della Daunia diffuso anche nell’Italia Settentrionale; toponimo diffuso dalla Sicilia al Veneto; cogn. La Motta, Mottola.

Pesco, indoeuropeo, péstje, pietra ed acqua, Pescosansonesco, Pescopennataro.

Rava, voce diffusa in Abruzzo nell’area di Caramanico, sta da indicare un canalone roccioso e privo di vegetazione, causato da una slavina; Rava del Ferro, Rava del Pisciarello.

Guardia, dal longobardo huard, posto di guardia; Guardiagrele, Guardiaregia.

Penna, da pinna, punta, dal greco pidnai, dal celtico-gallico pennos, sommità, Punta Penna, Penne, Pescopennataro; l’arie de la Penne ti fa male, l’aria della Montagna ti fa male; verso del Canto della raccolta delle olive, Pennapiedimonte, Penna S. Andrea, Punta Penna (Vasto), Alpi Pennine, gli Appennini, Monte Penna (Ge), Pennaluce.

Guasto, Vasto, dal germanico huast, terreno bruciato, Vasto, Guastameroli.

Lama dei Peligni, Colle delle Lame, Fosso della Lama, dal verbo dialettale lamare, franare.

Palena, Gessopalena, Pallano, da pala, palo di confine, Tre Palle (So); da pala  (pietra) derivano Palagiano, Palagianello, Palmoli?.

Gissi, Gesseto (Sval).

Orta, Ortucchio, Ortona, Ortona dei Marsi, dal verbo latino orior, ortus sum scaturire, sorgere, nascere.

Pianello, ruscello, da planus, Pianella (Pe), Pianello del Lario, Pianella nelle Marche, Pianella in Toscana, Pianello di Ostra, Pianello del Lario, Pianello Vallesino, Pianello Val Tidone, Pianella Merate, Pianella in prov. di Siena, Pianella (S. Severino Marche), Pianelle (Mc), Fonte Pianella (Mc).

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