ADDENDA CATALOGO FOTOGRAFICO. Testi descrittivi dei costumi delle foto d'epoca a cura di Eugenio Cancelli

18 Dicembre 2022

EUGENIO CANCELLI

Fig. 1
Fig.2

1. La donna alta, allampanata ha l'abbigliamento tipico delle contadine abruzzesi. Abito arricciato invita ampio fino a terra con camicia staccata e grembiule nero. Fazzoletto in testa tenuto sciolto questo tipo di vestire delle anziane resiste ancora nei paesi dell'entroterra d'Abruzzo.

2. Sotto il grande albero c’é l’aia: tutti in posa intorno alla nonna!  L'abbigliamento ci rivela il clima degli anni 20, abiti scesi in vita, capelli raccolti a chignon sul collo. Dignitosa compostezza per tutti. Il cane in primo piano dorme il sonno del protagonista di famiglia!

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Fig. 4

3. Il Sergiacomo in posa. 

I patriarchi sono quattro: due “Tatoni” baffuti e due “Mammone” rinsecchite dalla fatica e dall'età, indossano gli abiti tessuti a mano sul telaio di casa, a bandiera, blu e bianco. Dietro figli e nuore a perpetuare la specie, posano davanti al carro con i buoi, mezzo di locomozione di lavoro per facoltosi agricoltori.

4. La scenografie dignitosa e attesta i gusti d'arredo della famiglia: coperta tessuta bicolore con geometrie a merletto tono su tono. Davanti a questa è la famiglia Di Zio ricca di dieci figli belli e rubicondi, vestiti tutti alla moda del tempo. Grandi colli di pizzo per le bimbe, sobrie decorazioni per la mamma e la zia con finale a righe. L'aria è di inizio novecento.

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Fig. 6

5. Siamo nell'era fascista anni 1938, la famiglia D'Amico posa sul tappeto di pelliccia, con gli abiti della domenica. Si sfoggiano i gioielli di famiglia, il laccio d'oro e la collanina di perline per le bimbe più piccole. Fiocchetti e colletto per la più grande e la mamma. Fiocchi in testa come cappelli con le borsette indice di signorilità. Il padre stringe tutti con le mani tozze e laboriose.

6. La foto veniva fatta dal fotografo alla fiera. Si posava in piazza. Lo scenario e nobile, l’etagere funge da appoggio per rendere più di ogni cosa l'immagine in abito di velluto, povero di decorazioni ma prezioso nel tessuto. La foto per l’amato e’ pronta!

Fig. 7
Fig. 8

7. Sull' aia di casa la famiglia indugia in conversazione mentre le donne ricamano il corredo. La guerra è finita da poco c'è voglia di scherzare e di ricominciare a vivere.

8. Attesa. E’ un momento di siesta di una domenica qualsiasi un luogo di ritrovo: può essere una gita, un ricevimento di nozze, l'arrivo di qualcuno... Tutti portano l'abito della festa, nelle donne c'è il desiderio di eleganza e giudicare dal soprabito appoggiato sul braccio di una delle signore.

Fig. 9 Fig. 10 Fig. 11

9. Soldati della guerra 1915/18 posano con dignità per una foto ricordo da spedire l'amata lontana. Le stellette, la giacca casacca, le pezze come gambali conferiscono fascino alla loro giovinetta dedicata alla patria. Fig. 9 e 10 Liberatore Pretara e D'Amico Carmine.

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Fig. 13

12. Dignità e prestigio emanano queste due immagini dell'ottocento. La figura femminile, di bellezza acerba, con orecchini ad anello capelli crespi e raccolti, indossa un abito a volant su una camicia scura con colletto alto. L'uomo un professionista dalla posa ieratica, i baffi un po' incolti, tramanda la sua immagine ai posteri.

13. Due figure, due epoche quella maschile dei diritti del secolo con panciotto e papillon. Quella femminile indossa “lu huarnelle” abito lungo arricciato in vita con stretto e plissato zinale. Un corsetto attillato sostiene il seno. Camicetta ampia con colletto a mo' di Jabot con pizzo e annodato.

Fig. 14
Fig. 15

14. Pantalone Ferrone, Ciriaco D’Amico Santino detto Fascioletta 1915 circa. L'abbigliamento, la posa con i fiori finti e centrini decorativi fanno pensare ad una immagine americana. Sono italiani che, come tanti, hanno cercato in America, la fortuna per una vita migliore.

15. L'abbigliamento austero con giacca a doppiopetto, listato a lutto quello in abito scuro, fazzolettino per l'altro; fanno sembrare adulti questi due ragazzi. Il bimbo con casco, ghettine e calzoncini di maglia guarda con cipiglio i fotografo che li immortala.

Fig. 16
Fig. 17

16. All'angolo della casa di mattoni si nota il mucchio di paglia. Ci si mette in posa con gli abiti di taffetà sgualciti ma ricchi di volants.

17. La “piccola italiana” e il “figlio della Lupa” con il fez in testa. Era il tempo in cui il “sabato” si chiamava “Sabato fascista” e i piccoli ragazzi si dedicavano alla cura del fisico, con l'amore di indossare la divisa.

Fig. 18
Fig. 19

18. Anna Maria Pagliaricci in posa ieratica con le mani giunte. Indossa un pellicciotto di lapin con cappuccio. Era in uso conciare le pelli dei conigli che la famiglia consumava...E la moda è servita!

19. Fioravante D'Amico, 1925. Sulla sedia, prendo premurosamente sorretto dalla nonna non troppo nascosta. Capelli a caschetto e gran colletto su camiciotto c'è timore di cadere e la posa non è spontanea.

Fig 20
Fig. 21

20. La famiglia in posa. Siamo negli anni ruggenti, i volants e le sciarpe nei passanti ne sono testimonianza. I revers della giacca maschile piatti e larghi con pullover di lana e papillon scomposto e piega i pantaloni danno al capofamiglia un'aria esterofila.

 21. Nicola Ferri, appoggiato alla sedia pieghevole da osteria posa dignitosamente vestito con abito completo di gilet. Il cappello di feltro e il baffo folto a coprire il labbro superiore gli dona l'aria di un signore di campagna.

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22. Guido Crisante classe 1917, deceduto in Grecia. La foto è di Zioni, il fotografo più alla moda di Pescara Castellammare Adriatico allora. Ha immortalato la giovinezza di questo ragazzo che simulò per nobili ideali nella campagna di Grecia (1940-1945).

23. In piazza c’e’ il fotografo si approfitta per mettersi in posa appoggiato alla sedia impagliata. La giacca ha un solo bottone, un fiore appassito dal calore. La cravatta è corta, trattenuta al colletto da un fermaglio.

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24. I giovani sono di famiglia aristocratica, frequentare un atelier fotografico e di prammatica se non altro per documentare la divisa accademica con bottoni dorati. Andare dal fotografo alla moda in una grande città e doveroso e da’ prestigio!

25. Il signore si immortala con l'abito elegante, colletto della camicia in alto inamidato, giacca con reverse doppiamente impunturati. Lo sguardo assorto, di baffo curato di chi è felice di essere nel nuovo secolo ‘900!

Fig. 26
Fig. 27

26. Clima da film western. Il nipote è cresciuto e posa con i severi nonni in abiti scuri. Siamo nel clima della grande guerra 1914-15, si legge nei loro sguardi il tormento per i momenti amari che verranno!

27. In posa all'angolo di casa. La scenografia non contribuisce a dare eleganza all'insieme anche se si avverte che nel protagonista c'è una ricerca di stile. Sigaretta tra le dita, cappello alto, siamo negli anni in cui si cercava benessere nell’emigrare.

BIBLIOGRAFIA:

Catalogo della 5^ Festa della Campagna “Rassegna di Arte e Cultura popolare Abruzzese”, stampato per conto dell’Associazione Culturale e di Volontaria di Pianella Ambiente e/e’ Vita,  luglio 1999, dalla tipografia Tecnograf Cepagatti (Pe).    

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