VITTORIO MORELLI
1807 ╪ 13-04-1891
Dalla targa, esposta nella sala Consiliare del Comune di Pianella, si riporta quanto segue.
PIANELLA, 1891. Il Consiglio Comunale, nella tornata de' 15 Aprile, deliberava che, in questa Sala fosse collocata una lapide in memoria del barone Nicola de Felici, il quale né per antica nobiltà di prosapia né per cospicuo parentado né per largo censo, si lasciò mai dominare da spiriti altieri. Bando, invece imitabile esempio di miti e soavi costumi sì nella privata come nella pubblica vita. Rialzata da un re magnanimo, l'Italia a dignità e grandezza di nazione, accettò volentieri l'ufficio del sindaco, con paterna sollecitudine amministrò il patrimonio del Comune, né mancò mai al generoso compito di mantener salda la pace fra i concittadini ed i pericoli atti a turbarla; seppe tener lontani e con l'efficace parola be con l'autorità di provato senso cortese, semplice ne' modi, meritò l'amore e la reverenza de' suoi concittadini e di quanti lo conobbero, ai quali non verrà mai meno il pio e affettuoso desiderio di rimpiangerlo e ricordarne le care virtù. Visse anni ottantaquattro, morì il giorno 13 Aprile milleottocentonovantuno.
Nicola de Felici sindaco e assessore nel 1865
-1778 ╪ 8 giugno 1842
Num. d'Ordine 57 Foglio 15
L'anno mille ottocento quarantadue il dì otto del mese di Giugno alle ore ventitre avanti di Noi Ferdinando Todesco Sindaco ed Uffiziale dello Stato Civile del Comune di Pianella Distretto Secondo Provincia di Teramo, sono comparsi Domenico Simonacci di anni sessantadue di professione Cuoco regnicolo, domiciliato in Pianella e Domiziano Pulcinella di anni sessantanove di professione Sagrestano regnicolo, domiciliato ivi, i quali han dichiarato, che nel giorno Sette del mese di Giugno corrente anno mille ottocento quarantadue alle ore tre di notte è morto in propria casa Don Pasquale Sabucchi, Viduo della fu Donna Francesca Sabucchi di anni sessantaquattro nato in Pianella di professione Possidente domiciliato in Pianella figlio di Don Stanislao Sabucchi defunto ...e di Donna Angela Nicola Egizio defunta...
Omissis
Riunione straordinaria del Consiglio in 2a convocazione
L'anno 1800novantacinque, addì diciassette Agosto nella Sala Municipale alle ore 8 am, assistendo il Segretario Sig. Raffaele Carusi.
Il Consiglio Comunale, convocato a norma di legge, si è riunito in 2a convocazione essendo riuscita infruttuosa quella indetta il 16 corrente, giusta la delibera della giunta municipale del 10 stante, sotto la Presidenza del Sig. Giacomo Sabucchi.
Presenti con esso i Consiglieri:
2 Ettore de Sanctis
3° Ferdinando de Berardinis
4° Vittorio Rastelli
5° Simone Galeota
6° Eugenio Cortellini
7° Antonio d'Annnibale
8° Vincenzo De Collibus
9° Giuseppe Pace
10° Alfonso Sabucchi
11° Giuseppangelo Ricci
12° Giuseppe d'Urbano.
Essendo poi assenti gli altri Sig.
13° Giuseppe Mariotti
14° Gesualdo de Felici
15° Giuseppe Ferrara
16° Antonio de Angelis
17° Liborio Toro
18° Domenico Vincenzo ....
19° Vincenzo de Deo fu Filippo
20° Alesio Ricci
Il Presidente, riconosciuta legale l'adunanza, ha dichiarato aperta la Seduta.
omissis
Proposta 10a
Per il XX Settembre 1895
Delibera Consiliare pubblicata all'Albo Pretorio il 1 Settembre 1895
Il Consigliere Sig. Simone Galeota, chiesta ed ottenuta la parola, pronunzia il seguente discorso:
"Il miglior mezzo, la maniera più degna, Signori Consiglieri, di celebrare i fasti della nostra Patria, il miglior modo d'inneggiare alla più grande conquista che si ebbe la nostra Italia, quale è la sua Capitale: ma fu che questa la più grande vittoria nonché si ritrovi registrata nei fasti dell'umanità intera, e cioè il trionfo del libero pensiero sui biechi pregiudizii, sulle pastoie dell'ignoranza, sull'oscurantismo sacerdotale, che non si peritò negare il moto alla terra, l'armonico giro agli astii, la scienza, al mondo si è quello di onorare i grandi che ci percorsero nella via del civile progresso, negl'interpreti generosi e nobili verso la libertà; ... nelle generose impazienze per compiere i destini che dai fati erano assegnati all'Italia nostra.
Nè rechi meraviglia che io non nato in questa terra del forte gentile Abruzzo, ma che pur di pianellese sento gli obblighi, le aspirazioni ed i desiderii, perché mia (è la bramosia) che corre in voi tutti (è)di onorare la memoria di quei forti che...seppero offrire in olocausto alla Patria libertà e vita, perché non più serva e di ostello; ma sorella ed uguale alle altre, questa nostra Italia si assidesse nel convito delle Nazioni civili.
Leggendo Le Memorie sugli Abruzzesi, scritte da quel valoroso che fu Pasquale Castagna di Città S. Angelo, scorrendo quanto si è scritto per questa nostra Pretura, e massime ... redatti dal Sig. Dottor Cortellini; conversando coi più vecchi cittadini di questa Città; io appresi che Pasquale Sabucchi (Sindaco nel 1813-1814) fu uno di quelli che fin dal 1817, cospirando contro l'esosa tirannide borbonica, ebbe a soffrire persecuzioni senza fine, privazioni di libertà, innumerevoli tormenti.
Che incarcerato per i nobili e sfortunati moti del 1821 e del 1836 (a Penne, a Città S.
Angelo), fu due volte arrestato in Napoli sotto l'imputazione di reo di Stato e racchiuso nell'orrendo carcere detta del Coccodrillo in Castel dell'Uovo, donde venne tratto allorché per i patimenti e per le sevizie sofferte, quasi cadavere trovavasi ridotto, anche per una paralisi che una parte del corpo gli aveva resa immobile.
Di quest'uomo, di questo grande Cittadino, la di cui vita basterebbe ad onorare qualsiasi Italica regione, poiché come capo della carboneria e della società massonica (incontro dei Carbonari e dei Massonici nella Loggia di S. Domenico, l'incontro carbonaro a Popoli), coevo di Domenico Cirillo, di Mario Pagano, di quei generosi fratelli (Florestano e Guglielmo, comandanti) Pepe, del Colletta (Pietro) e di tutta quella falange di forti, che animarono e dettero impulso ai dotti scritti ed alle opere del fiero (Antonio, filosofo illuminista) Genovesi, ai generosi ardimenti dell'eroico Nizzardo e del Grande, cui era serbato dai fati di rendere una ed indipendente questa nostra Italia, io non trovo in Pianella ricordo alcuno!!!
Pasquale non si intimorì dei martiri della Repubblica Napoletana (Ettore Carafa, Gabriele Manthoné, Elena Pimentel ed altri) ndr.
Nè a Voi, o Signori, dell'attuale Consiglio, io muovo rampogna, poiché altri, che vi precedettero nel nobile ufficio di voi più provetti e di quand'io sono andato cennando, più consci e non curanti delle glorie di questa terra, ed immemori dell'oblio, giammai si dettero pensiero di commemorare in modo degno il grande cittadino di cui vi sono andato discorrendo.
Oggi che qui si sta discutendo il modo degno di celebrare il XX Settembre (Breccia di Porta Pia a Roma) che dal nostro Parlamento Nazionale si è dichiarato giorno di festa, ad emendare per trascuraggine di tanti anni, io sono a proporvi che, in memoria del Cittadino che fu il primo ad inneggiare al trionfo della libertà, al Risorgimento Italico, si decreti da voi l'apposizione in questa Sala del Consiglio di una lapide, con con apposita iscrizione, che ai futuri ne ricordi il nome.
Ed è questo, o Signori, il modo di riparare all'omissione per tanti anni perdurata e di degnamente commemorare la vittoria dell'umanità e della scienza contro l'oscurantismo.
Il Consigliere Sig. Alfonso Sabucchi poi propone delegare l'onorevole Deputato al Parlamento Nazionale Sig. Giuseppe De Riseis, perché questa Città di Pianella.....
Ascpian, Registri Atti di morte, a.1842
Vittorio Morelli, La dominazione francese nelle Vallate del Tavo e del Pescara, I Francesi a Pianella (1798-1815), Contributo allo studio dell'ultimo Settecento ed inizio dell'Ottocento in Abruzzo, pp.76-103-104-105, Edizione in menabò del Mel@rancio, Cepagatti, 2020.