REDAZIONE.
Il nuovo allestimento, che arriva in occasione del settimo “compleanno” del MuNDA che ha aperto i battenti nella sede di borgo Rivera il 19 dicembre 2015, è dedicato al secondo ‘800 e primo ‘900 abruzzese e conclude il percorso museale con le recenti acquisizioni che mettono in evidenza il ruolo che l’Abruzzo ha avuto nel panorama dell’arte italiana, a cavallo fra i due secoli. È il caso di Teofilo Patini, pittore dal forte contenuto sociale, che passa da temi religiosi a contenuti simbolo massonico come nell’opera esposta La Redenzione, e ancora Pasquale Celommi con La lavandaia, ritratta sorridente intenta a fare il bucato.