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C’era stato trent’anni fa quasi in incognito, ma stavolta c’è tornato in un bagno di folla. Vittorio Sgarbi è rimasto strabiliato dalle bellezze cittadine come l’ex chiesa di San Giovanni Battista e i suoi simboli oggetto di uno studio da parte del critico d’arte; il fascino di un convento come Colle Romano dove si respirava (è ancora purtroppo chiuso per le lesioni del terremoto) ricco di libri antichi ha colpito il brillante divulgatore artistico e ha promesso al sindaco Gilberto Petrucci ed ai pennesi di tornare a Penne dopo le elezioni “per fermarmi qualche giorno però”.
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